Esperimento del 12 marzo 2021

Premessa: "Fusione fredda e LENR: millenovecentonovantanove modi per non farle"
Introduzione: "Esperimenti di fusione fredda e LENR"

NOTE SULL’ESPERIMENTO

L’esperimento riportato è il primo di una serie di verifiche che mirano a caratterizzare la risposta della camera di reazione al variare delle condizioni adottate. Le variazioni introdotte nel corso della serie di verifiche saranno evidenziate nella sezione “NOTE SULL’ESPERIMENTO” usando come riferimento il test antecedente.

TIPO DI STIMOLAZIONE

Omissis

MATERIALE TESTATO

Omissis

RISULTATI

I primi tre grafici (cliccare sull'immagine per ingrandirla) mostrano i valori di tensione, corrente e potenza elettrica misurati dall’alimentatore in corrente continua.


Al tempo 00:00:50 (hh:mm:ss) l’interruttore che permette di fare arrivare potenza elettrica al setup è stato attivato ed è iniziata l’erogazione della corrente. Al tempo 04:17:30 lo stesso interruttore è stato disattivato e l’erogazione della corrente è stata interrotta. La tensione di alimentazione è stata mantenuta costante per tutta la durata della prova mentre la corrente è libera di variare (pilotaggio in limitazione di tensione). I grafici mostrano che la corrente e di conseguenza la potenza elettrica aumentano nei primi due minuti di erogazione per poi rimanere costanti sul valore massimo.
Il grafico successivo mostra l’andamento della differenza di temperatura (DT) e della temperatura dell’acqua prima dell’ingresso nello scambiatore (Tin).


Prima di iniziare a fornire potenza elettrica il DT è nullo oppure pari alla sensibilità dello strumento di misura (±0,1°C). Rispetto all’attivazione dell’interruttore che avvia l’erogazione della potenza elettrica il DT inizia ad aumentare con un certo ritardo per l’inerzia termica dello scambiatore di calore. Il valore del DT si stabilizza nel giro di alcuni minuti e le sue variazioni successive alla crescita iniziale si ritiene debbano essere attribuite a rimescolamenti dell’acqua all’interno dello scambiatore di calore. Al termine dell’erogazione della potenza elettrica si osserva lo stesso ritardo nella risposta del DT sempre indotto dall’inerzia termica dello scambiatore di calore.
La misura della portata del flusso d’acqua è stata effettuata all’inizio e alla fine della prova e le due misure sono risultate uguali. Per questo motivo è stato scelto di considerare il flusso costante per tutta la durata dell'esperimento come mostrato nel grafico di seguito.


Adottando il valore di flusso costante per tutto il periodo, si calcola l’andamento della potenza termica generata (Wt) e del COP istantaneo come rapporto fra la potenza termica generata e la potenza elettrica immessa (COP=Wt/We). Poiché non è possibile calcolare il valore del COP quando la potenza elettrica immessa è nulla, in assenza di alimentazione elettrica è stato scelto di azzerare il valore del COP.


Integrando nel tempo la potenza termica generata e la potenza elettrica immessa si determinano le energie scambiate e dal loro rapporto è stato ottenuto il grafico seguente.


OSSERVAZIONI

In questa prova si evidenzia un COP energetico finale pari a 0,621 che corrisponde a un bilancio energetico in perdita del 37,9%. Il risultato si spiega con le dissipazioni termiche presenti in punti del setup che non contribuiscono al riscaldamento dell’acqua nello scambiatore di calore che hanno un effetto penalizzante sulla misura della potenza termica.

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