Il prezzo attuale dell’energia impone agli impianti di generazione elettrica, svincolati dall’uso di combustibili nobili (come il gas naturale, il gasolio, la benzina e il GPL), un costo di investimento inferiore a 1 euro per ogni watt di potenza erogata.
La necessità da soddisfare, per un futuro successo commerciale, è quindi quella di realizzare un sistema estremamente economico che sia anche durevole nel tempo.
In questo panorama emerge l’idea di un dispositivo di espansione di tipo alternativo, dimensionabile in funzione della potenza da erogare e con una meccanica essenziale caratterizzata dalla presenza di un’unica parte mobile.
La versatilità del ciclo Rankine a bassa pressione unita alla scalabilità dell’espansore ne fanno spaziare il campo di impiego dal settore industriale a quello domestico.
Per le grandi potenze elettriche la sovrapposizione alla nicchia delle turbine è solo parziale in quanto le minori pressioni necessarie per il funzionamento permettono di prelevare l’energia termica anche da sorgenti a bassa entalpia come ad esempio la geotermia presso zone termali e i cascami di calore. In altre parole questa tecnologia rende sfruttabili, ai fini della produzione di energia elettrica, sorgenti termiche altrimenti inutilizzate.
In ambito domestico, cioè per le piccole potenze elettriche (0,1kW-3kW), può trovare impiego in assetto cogenerativo nell’impianto di riscaldamento dell’abitazione in quanto ha l’ambizione di poter diventare la prima apparecchiatura economicamente conveniente ad apparire sul mercato.
La necessità da soddisfare, per un futuro successo commerciale, è quindi quella di realizzare un sistema estremamente economico che sia anche durevole nel tempo.
In questo panorama emerge l’idea di un dispositivo di espansione di tipo alternativo, dimensionabile in funzione della potenza da erogare e con una meccanica essenziale caratterizzata dalla presenza di un’unica parte mobile.
La versatilità del ciclo Rankine a bassa pressione unita alla scalabilità dell’espansore ne fanno spaziare il campo di impiego dal settore industriale a quello domestico.
Per le grandi potenze elettriche la sovrapposizione alla nicchia delle turbine è solo parziale in quanto le minori pressioni necessarie per il funzionamento permettono di prelevare l’energia termica anche da sorgenti a bassa entalpia come ad esempio la geotermia presso zone termali e i cascami di calore. In altre parole questa tecnologia rende sfruttabili, ai fini della produzione di energia elettrica, sorgenti termiche altrimenti inutilizzate.
In ambito domestico, cioè per le piccole potenze elettriche (0,1kW-3kW), può trovare impiego in assetto cogenerativo nell’impianto di riscaldamento dell’abitazione in quanto ha l’ambizione di poter diventare la prima apparecchiatura economicamente conveniente ad apparire sul mercato.
Il Colibrì – Contesto Commerciale
Il Colibrì – La Tecnologia - PARTE I
Il Colibrì – La Tecnologia - PARTE II
Il Colibrì – La Tecnologia - PARTE III
Il Colibrì – La Tecnologia - PARTE IV
Il Colibrì – La Tecnologia - PARTE V
Il Colibrì – Campi di Applicazione
Il Colibrì – Punti di Forza
Il Colibrì – Svantaggi
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