I motori a combustione esterna necessitano di una sorgente di calore con potenza adeguata a soddisfarne il fabbisogno termico.
Nell'ipotesi di generare il calore necessario tramite combustione, il bruciatore dovrà necessariamente essere con recupero termico perchè altrimenti il rendimento complessivo dell'impianto ne risulterebbe fortemente penalizzato.
Una stufa di questo tipo è già stata discussa all'episodio 11 relativo al motore di Manson free piston.
Nelle due figure che seguono viene proposta una nuova variante. Sulla destra il dettaglio della camera di combustione.
L'aria fresca viene aspirata dall'alto e nella sua discesa verso la camera di combustione si riscalda prelevando calore dai fumi. Le frecce passano dal colore blu al colore rosso.
L'aria esce dall'estremità inferiore del tubo centrale alla sua temperatura massima, quindi si distribuisce radialmente fino a raggiungere l'intercapedine esterna.
Risale fino ai fori di immissione in camera di combustione e un apposito deflettore ne corregge la traiettoria verso il basso dove si trova il combustibile.
I fumi caldi risalgono la camera e si infilano nell'intercapedine fra la canna fumaria e il tubo di aspirazione dell'aria.
Nella risalita verso il camino i fumi si raffreddano progressivamente e le frecce passano dal colore rosso al colore blu.
Si noti che a parità di altezza dal suolo i fumi sono sempre più caldi dell'aria in entrata e in tale situazione è presente il tiraggio naturale.
Lo scambio termico è massimo quando il sistema è esente da depositi di fuliggine (o più tecnicamente creosoto), peggiora progressivamente con la loro comparsa. Il minore scambio termico migliora il tiraggio naturale della canna fumaria.
Il tubo inclinato di 45° presente sulla destra termina con una finestrella di vetro. Si tratta di uno spioncino per visionare l'interno della camera di combustione al bisogno. La sua presenza non è vincolante per il funzionamento, ma è di grande aiuto per capire se il processo di combustione sta avvenendo in condizioni ottimali.
Come già visto all'episodio 11, questo tipo di arrangiamento è particolarmente adatto ad essere applicato ad un motore Manson free piston.
Tuttavia mentre la versione dell'episodio 11 risulta difficilmente gestibile, quella mostrata in questo post può essere aperta per il carico del combustibile e la rimozione della cenere. Nella figura sottostante viene mostrato lo spaccato della stufa aperta.
Nell'ipotesi di generare il calore necessario tramite combustione, il bruciatore dovrà necessariamente essere con recupero termico perchè altrimenti il rendimento complessivo dell'impianto ne risulterebbe fortemente penalizzato.
Una stufa di questo tipo è già stata discussa all'episodio 11 relativo al motore di Manson free piston.
Nelle due figure che seguono viene proposta una nuova variante. Sulla destra il dettaglio della camera di combustione.
L'aria fresca viene aspirata dall'alto e nella sua discesa verso la camera di combustione si riscalda prelevando calore dai fumi. Le frecce passano dal colore blu al colore rosso.
L'aria esce dall'estremità inferiore del tubo centrale alla sua temperatura massima, quindi si distribuisce radialmente fino a raggiungere l'intercapedine esterna.
Risale fino ai fori di immissione in camera di combustione e un apposito deflettore ne corregge la traiettoria verso il basso dove si trova il combustibile.
I fumi caldi risalgono la camera e si infilano nell'intercapedine fra la canna fumaria e il tubo di aspirazione dell'aria.
Nella risalita verso il camino i fumi si raffreddano progressivamente e le frecce passano dal colore rosso al colore blu.
Si noti che a parità di altezza dal suolo i fumi sono sempre più caldi dell'aria in entrata e in tale situazione è presente il tiraggio naturale.
Lo scambio termico è massimo quando il sistema è esente da depositi di fuliggine (o più tecnicamente creosoto), peggiora progressivamente con la loro comparsa. Il minore scambio termico migliora il tiraggio naturale della canna fumaria.
Il tubo inclinato di 45° presente sulla destra termina con una finestrella di vetro. Si tratta di uno spioncino per visionare l'interno della camera di combustione al bisogno. La sua presenza non è vincolante per il funzionamento, ma è di grande aiuto per capire se il processo di combustione sta avvenendo in condizioni ottimali.
Come già visto all'episodio 11, questo tipo di arrangiamento è particolarmente adatto ad essere applicato ad un motore Manson free piston.
Tuttavia mentre la versione dell'episodio 11 risulta difficilmente gestibile, quella mostrata in questo post può essere aperta per il carico del combustibile e la rimozione della cenere. Nella figura sottostante viene mostrato lo spaccato della stufa aperta.